Donatello Liviello è morto

Donatello Liviello è morto

Cari lettori/trici di questo piccolo blog,

il tizio che scrive tutte queste utili/inutili parole sull’informatica e sui problemi informatici che incontra e risolve, è alle prese con un “problema” che non ha soluzione… purtroppo non ha proprio soluzione: uno dei miei più cari Amici, Donatello… è morto.
Donatello Liviello
Non so se vi è mai capitata una roba del genere e non so come si reagisce a un tale evento. Forse non c’è un modo di reagire, forse ognuno reagisce a modo suo, forse l’unica reazione comune è l’indescrivibile, straziante, sconfinato, sottile, tagliente dolore! Forse…

Di certo invece c’è che io ho reagito male. Malissimo.
Tanti anni fa, alla fine di uno splendido rapporto d’Amore, ho sofferto come mai prima e come mai avrei pensato di poter più soffrire. Beh, mi sbagliavo. La fine del mio più grande e importante rapporto d’Amore non è riuscita a farmi soffrire in questo modo.

Donatello, il “mio” caro Amico Donatello, è morto alle 3 AM del 18 agosto 2010.

Con alcuni amici, la sera del 17 dovevamo incontrarci alle 22.30 a casa mia per andare a una festa a tema in spiaggia. Il tema era “all white”, ossia tutti i partecipanti dovevano essere vestiti di bianco. Alle 22.23 uno degli amici con i quali si doveva andare alla festa e grande Amico di Donatello (forse il miglior Amico) di nome Marcello, mi ha telefonato: “Ale, Donatello ha fatto un incidente con la moto, ma sembra che sia tutto ok; mi ha chiamato lui e sebbene la voce sembrasse un po’ sofferente mi sembra che non ci sia da preoccuparsi. Sto andando in ospedale. Tu vai sul luogo dell’incidente e vedi un po’ quale è la situazione.“. Parto con animo sufficientemente sereno e mi dirigo verso il luogo maledetto!
Incidente Donatello
Arrivato sul luogo dell’incidente mi sono bastati pochi secondi per capire che l’incidente era tutt’altro che banale. La parte anteriore della moto di Donatello era disintegrata, la dinamica era chiara e ciò che lasciava presagire non era niente di buono. Ho chiamato Marcello: “Marce’, ma sei sicuro che Donatello sta bene? Qua l’incidente è brutto e la moto è messa male!“.
Incidente Donatello
La verità ha impiegato ben poco a venir fuori e i carabinieri accorsi sul luogo dell’incidente mi hanno confermato la situazione: dall’ospedale han dato prognosi riservata.
Panico! Tachicardia! Sudorzione della mani… Non so dirvi cosa ho sentito. Ero in preda a mille emozioni e mi mancava l’aria…
Tre anni fa, in questo stesso periodo, un amico di Donatello ha perso la vita in un incidente con la moto… Ricordi, paure, tutto mi confondeva, mi opprimeva… I CC. mi hanno detto che lì non servivo più e mi sono pertanto precipitato in ospedale.

In ospedale ho trovato tutti gli “all white”.
La situazione era seria e le ore trascorse in quell’ospedale rimarranno a lungo impresse nella mia anima. Dopo quasi un’ora dal ricovero in pronto soccorso con codice rosso Donatello è stato finalmente trasportato in sala operatoria dove ha trascorso le sue ultime tre ore di calvario che non vi racconterò perché non ci riesco!
Alle 2.50 una dottoressa ci ha dato una notizia che ci ha fatto sperare: “siamo riusciti a bloccare l’emorragia!”.
Eravamo tutti al settimo cielo. Forse il nostro Amico era salvo; forse saremmo riusciti a parlargli ancora…
Alle 3 la stessa dott.ssa esce di nuovo… Donatello era morto!

Davvero non so dirvi cosa è successo in me.
Era come se si fosse fermato il sangue; come se il calore che mi riempie fosse svanito nel nulla. Mi sono appoggiato con le spalle al bordo della porta, con gli occhi sgranati, le mani dietro la schiena e lo sguardo nel nulla. Non parlavo, non respiravo, non sentivo niente di quello che accadeva intorno a me.
Dopo pochi secondi mi sono accorto di essere tutto bagnato; stavo piangendo come un bambino e piangevo così tanto che avevo riempito la camicia di lacrime. E non sentivo neanche la lacrime scendere. Non sono poi davvero in grado di descrivere la reazione della madre di Donatello… Non ci sono le parole. Però so che in quei momenti ti senti niente; ti senti impotente; sai che non puoi fare nulla; anche ucciderti non servirebbe a cambiare le cose.

Alle 3.30 gli “all white” erano tutti nell’atrio dell’ospedale, senza parole, senza guardarsi, senza essere in grado di accettare gli eventi. Alle 5 eravamo ancora tutti lì.
Per 48 ore di fila non sono riuscito a dormire, né a mangiare, se non un pasticciotto alle 5.30…

Proprio il giorno prima del fatidico evento, Donatello e io abbiamo trascorso tutto il giorno da soli, in barca, dalle 11 alle 20.30. Abbiam parlato di tante cose molto importanti: mogli, figli, amori, sogni, speranze, idee, progetti…
Se penso a quei discorsi e a tutto quello che aveva in mente… mi sento male.
Non doveva andare così! Troppe le cose belle che aveva da fare…
Quanto mi manchi, Do’… quanto mi manchi… Lo so, è un discorso egoista, ma mi manchi. Troppo grande il vuoto che hai lasciato qui. Usando una tua espressione ti dico: porca l’oca!!!

Ora voi vi chiederete “chi è questo Donatello?”.
Ma io vi dico: guardate i suoi occhi e saprete di lui…

A causa di questo tragico evento credo che rimarrò in silenzio digitale per un po’…

9 commenti

  1. Federica

    Indelebile.. Un passato che diventa presente e futuro continuamente.. Felicità e rabbia.. Passione.. questo è Don.. questo è stato e sarà sempre.. quando un’avventura inizia per scherzo.. e quando uno scherzo del destino te la porta via.. beh, c’è qualcosa sotto.. e allora, Ale, Porca l’Oca! Ma.. che fantastico scherzo del destino é stato conoscere Don.. che splendido 22 luglio!
    Baci Ale.. ci sentiamo presto!!!

  2. Ale

    è già passato un anno, sarai sicuramente un angelo….e noi ancora dobbiamo capire il disegno divino che ti ha portato altrove, lontano dai nostri occhi ma sempre vicino ai nostri cuori…

  3. Katia

    Questa notte l’ho sognato ed oggi ho ricercato il suo nome su google come nella speranza di trovare qualcuno o qualcosa che mi parlasse di lui, per sentirlo ancora vivo… ho trovato questo racconto che in realtà mi ha portato nella cruda realtà. Dona non è più fra noi! Non conosco nessuno dei suoi attuali amici .. io e Dona ci eravamo già persi di vista da molto tempo. Sono trascorsi ormai 20 anni e come tutte le storie che finiscono, le nostre vite non si sono più incontrate ed hanno seguito il loro percorso. Mi rimane però vivido il ricordo dei suoi occhi e della sua bellezza d’animo, e il ricordo dei giorni trascorsi insieme a venezia. Mi dispiace non aver potuto dargli un ultimo saluto .. ma meglio così. Voglio contonuare a ricordarlo con i suoi occhi sorridenti pieni della gioia di vivere!!!

  4. Giuseppe

    Ciao Alessandro non ti conosco, ma se eri amico di Donatello vuol dire che hai avuto un gran privilegio nella tua vita. Sono 25 anni che vivo a Torino e Donatello lo vedevo solo qualche volta d’estate, ho avuto il privilegio di passare la mia infanzia con lui sia a scuola che sulla villetta la domenica. Suo padre era cugino del mio, non riesco ancora a crederci, aveva tutta una vita davanti .Ciao “Dona” ovunque tu sei.Un saluto Giuseppe

  5. maria

    Lo conosco da sempre: amici di infanzia, figlio di amici dei miei genitori,piccolo bimbo presente sulle foto delle piccole e semplici festicciole di compleanno, Donatello lo sento qui. Nella mia mente ascolto la sua voce e, soprattutto, la sua risata molto simile a quella della sua mamma.
    Ciao Lello.

  6. roberta

    Ciao Alessandro,
    sono Roberta.non so se ti ricordi di me. Qualche anno fa ci vedevamo al Tequila con Donatello, Emanuele, Marcello, Luana, Angelo…e qualche volta anche al Karaoke che Emanuele organizzava a casa sua a Matino.Ero anche al funerale del caro Do e ci siamo pure salutati…Ti volevo dire che la morte dell’uomo dallo sguardo misterioso (io così lo chiamavo), mi ha lasciato un vuoto immenso, senza parole, come a tutti d’altronde.Ho avuto la fortuna di conoscere Do e di frequentarlo e di conseguenza ho avuto la possibilità di conoscerlo veramente per come era lui: una persona dolce, sensibile, apparentemente sicuro di se su tutto, ma come tutti gli esseri umani, anche con le sue debolezze. Affettuoso, tenero, dal cuore grande tanto tanto grande…L’amore spassionato per suo figlio Lorenzo, lo rendeva ancora più grande.Quanti ricordi ho insieme a lui e li conserverò tutti nel mio cuore dal più piccolo al più grande, le foto fatte insieme, le canzoni…tutto è vivo in me…La sua morte è qlc per me di irreale, mi dico:” non c’è perchè (come l’altro anno in agosto) è andato in barca, tornerà..”.Sai sono stati giorni bruttissimi e lo saranno ancora, ma finalmente grazie a qlc ho capito che dobbiamo incominciare a farci forza, perchè conoscendo bene Do, a lui farebbe male saperci infelici, sapere che soffriamo per la sua assenza. Io credo nel Signore, e sono sicura che Do, da Lassù ci guarda continuamente e soffre per noi nel saperci soffrire. Dovremmo pregare per la sua anima e aiutarlo a stare tranquillo La dove tutto è gioia, poi considera che si è ritrovato con il suo caro amico e….con il suo papà.E’ vero, non è facile, io stessa scrivo tutto questo per cercare di farmi forza, devo farlo, a lui non piacerebbe vedermi soffrire, non lo hai mai potuto sopportare.Aiutiamoci a vicenda noi che abbiamo avuto l’onore di conoscere un uomo così, anche scrivendoci via mail, parlando di tutte le cose belle che lui rappresentava, senza dimenticarlo mai e con la consapevolezza che un giorno lo rincontreremo e ti garantisco, sarà festa grande!Dico queste cose a te e a chiunque legga questo commento, ma prima di tutto lo sto dicendo a me stessa, perchè dopo averlo sognato e dopo aver parlato con qlc, oggi è il primo giorno che sto cercando di andare avanti se pur con molta fatica, di dare una spiegazione, non lo so nemmeno io…Pensa che sarà il nostro Angelo custode, la persona che cmq è accanto a noi anche se non la vediamo. Soffriamo perchè volevamo continuare a vederlo, perchè non meritava una fine del genere e perchè quando si vuole bene è duro accettare di non rivedere più una persona, ma la sua anima, il suo spirito è con noi sempre, non ci abbandona mai. Sai io cerco di immagginarlo ovunque, penso che lui mi sta guardando, mi sta sorridendo…Ci sarebbe tanto da dire, ma mi soffermo qui, altrimenti altro che commento, scriverei proprio un libro e starei qui ore ed ore perchè sono tante le cose che potrei dire di Do…Alessandro non rimanere in silenzio digitale, Do non lo vorrebbe, Do non lo vuole. Incomincia a scrivere per lui, perchè sappia che Alessandro è forte, così sarà felice di aver ritrovato il suo amico con cui il giorno prima dell’incidente ha passato una bellissima giornata in barca, PORCA L’OCA!!!!
    Roberta

  7. Alessandra

    Ciao Alessandro,
    Non ci conosciamo direttamente ma abbiamo avuto entrambi il privilegio di conoscere una persona splendida come Donatello.
    Io l’ho conosciuto qualche anno fa quando veniva spesso a Monza ed è stato facilissimo volergli bene profondamente da subito ed è un affetto che è rimasto invariato e profondo nel tempo e continuerà così sempre proprio perché le persone come lui, rare e preziose, non si dimenticano mai. Devo dire che hai perfettamente ragione in merito ai suoi occhi.
    Purtroppo molti anni fa ho perso una persona davvero importante nella mia vita e capisco perfettamente il dolore che provi ed anche l’incapacità di poterlo descrivere. Il fatto è che non esiste un metodo infallibile per esorcizzare il dolore, in questi giorni mi sembra di essere tornata indietro a quindici anni fa.
    Non voglio annoiarti con le mie considerazioni sul dolore anche perché non ha molto senso, vorrei solo dirti che ti capisco nel modo più assoluto e ti sono vicina. Non è molto ma è umano.
    Un abbraccio
    Alessandra

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