E dopo prezzipazzi.com arriva swoggi.it! Aste al centesimo anche in sogno!
Ricordiamo “prezzipazzi“, giusto?
No? 🙄
Ma come no! 😯
Allora potrebbe anche essere che… non sappiamo cosa sia un’asta al centesimo!!!
E allora fermi! Che nessuno si muova!
Cosa è un’asta al centesimo?
Con ogni probabilità noi siamo abituati al concetto classico di asta.
Secondo tale concetto noi offriamo una certa somma per acquistare un certo articolo. Siamo liberi di decidere la somma da offrire e l’offerta non costa nulla. Se ci aggiudichiamo l’asta paghiamo la cifra che abbiamo offerto.
Bene, le aste al centesimo (e quindi le aste di swoggi.it) non funzionano così.
Innanzitutto non possiamo offrire una cifra qualsiasi. Possiamo solo offrire un centesimo in più dell’ultimo prezzo. Se un articolo in questo momento è valutato 30,09 euro, noi possiamo offrire 30,10 euro, cioè un solo centesimo in più, non di più. Inoltre l’offerta non è gratuita! Ogni volta che facciamo un’offerta dobbiamo pagare (in un modo o in un altro)! Ogni offerta ci costa qualche centesimo che abbiamo dovuto pagare per acquisire il diritto di partecipare all’asta di nostro interesse. Non a caso l’offerta sul sito non è chiamata “offerta”, bensì “puntata”. Infine, ogni volta che viene fatta un’offerta (puntata) il conto alla rovescia ricomincia da capo o aumenta di qualche secondo (in genere 15).
Quello che deve essere chiaro, prima di partecipare ad una qualunque asta al centesimo, è che quando il conto alla rovescia finalmente arriva a zero, uno e soltanto uno dei partecipanti si aggiudica l’oggetto, mentre tutti gli altri partecipanti rimangono a mani vuote e a portafoglio leggero.
Quindi, se partecipiamo ad un’asta e non la vinciamo, ci rimettiamo un po’ di soldini!
Non solo. Le probabilità di vincere un’asta sono remote!!! Non per “opinione personale”, ma per calcolo delle probabilità.
Questo deve essere ben chiaro!
Bene, procediamo…
Cosa è swoggi.it?
Swoggi.it è esattamente un sito di aste al centesimo che consente di acquistare ad un prezzo molto basso un articolo di tipo tecnologico (smartphone, tablet, ecc.).
Sede legale e sede operativa dell’azienda sono a Londra, precisamente qui:
Sophora Media Ltd
20-22 Wenlock Road
London N1 7GU
United Kingdom
[fonte: http://www.swoggi.it/it-it/contatti.aspx]
Questo significa che ciò che noi qui paghiamo 100, loro lo pagano 90 e le tasse che pagano sulla vendita non sono quelle italiane. Ma questo non è molto importante. Abbiamo una certezza: non è una onlus! 😀 Questo garantisce che questa impresa deve avere un guadagno nel vendere un iPhone, pagato 400 sterline (costo aziendale), a 100 euro (prezzo di vendita).
Ma come è possibile?
Cioè come è possibile che io venda a 100 euro un oggetto che mi è costato 400 senza rimetterci 1 euro?
Se compro a 400 e vendo a 100 ci ho rimesso 300 euro! Non ci son dubbi!
Se però lo vendo all’asta e ogni volta che un tizio fa un’offerta… deve pagarmi qualche centesimo di euro… e se magari i tizi che partecipano all’asta diventano tanti… magari i dubbi ci sono… 😉
Il giochino ideato in realtà è davvero geniale e frutta, a chi l’ha ideato, un bel po’ di soldini!
Tutto ruota intorno a 4 semplici concetti:
- numero di persone che partecipano all’asta
- conto alla rovescia dell’asta
- il costo di una puntata
- aumento di un solo centesimo del prezzo dell’articolo per ogni puntata
Cerchiamo di uscirne…
Iniziamo con il dire che negli anni il sistema di funzionamento è andato via via complicandosi e comprenderlo non è affatto semplice. Ma per evitare di farsi del male esiste una regola molto semplice: non comprendiamo bene come funziona un sistema? Non usiamolo! C’è un’altra regola che ci aiuta a vivere lontano dai guai: quando qualcosa è troppo complicato, potrebbe esserci sotto qualcosa di sbagliato.
Regole davvero banali valide quando ci sono di mezzo dei soldini (i nostri!!!) e che ci evitano bruttissime sorprese…
Intanto però cerchiamo di capire cosa hanno architettato i proprietari di swoggi.it.
Per farlo facciamo un esempio osservando gli incassi dei gestori e gli esborsi dei partecipanti…
LATO GESTORI DEL SISTEMA
Vogliamo partecipare ad un’asta per un iPhone 7 plus 32GB.
L’asta parte sempre da 0,00 euro (è una regola e non è fatta per caso!).
Non saremo di certo gli unici a volere quell’iPhone. Ammettiamo che ci siano altre 9 persone che vogliono partecipare all’asta. In totale quindi siamo in 10. Il conto alla rovescia non parte fino a quando il primo non fa la sua offerta; offerta che, ricordiamo, non può essere di 30 euro! Il primo quindi è costretto ad offrire 1 centesimo per l’iPhone, né più né meno. Appena il primo fa tale offerta parte il conto alla rovescia.
Ricordiamo che l’utente per poter fare la sua offerta ha dovuto acquisire il diritto di partecipare all’asta e abbiamo visto che per acquisire tale diritto l’utente ha dovuto in qualche modo pagare. Ogni singola puntata che l’utente piazza per l’iPhone è quindi già stata pagata dall’utente. Chiamiamo questo costo CMP (costo medio puntata). Si può assumere che CMP vari tra i 10 e i 50 centesimi a seconda di diversi fattori che per adesso trascuriamo.
Una volta che il primo utente ha piazzato la prima puntata si scatena l’asta vera e propria e iniziano a fioccare le offerte.
Ammettiamo per semplicità che CMP = 25 centesimi di euro. Ogni offerta costa quindi 25 cents a chi la fa, ma alza il prezzo dell’articolo di solo 1 centesimo. Dopo 10 offerte il prezzo dell’iPhone sarà arrivato a 10 centesimi, mentre swoggi.it avrà già incassato 25(centesimi)*10(puntate)=2,50 euro. Ora se andiamo ad osservare il prezzo di vendita medio di un iPhone nel sito swoggi.it, esso è di circa 80 euro, cioè 8.000 centesimi di euro. Poiché ogni puntata fa aumentare il prezzo di solo 1 centesimo, per arrivare a 8.000 centesimi servono 8.000 puntate! Ma ogni puntata fa incassare a swoggi.it 25 centesimi… Quindi?
Quindi 8.000*25=200.000 centesimi di euro, ossia 2.000 euro!!!
Quindi è vero che swoggi.it vende un iPhone a 80 euro, ma è altrettanto vero che ci ha guadagnato una fracassata di soldi!!! 😀 Soldi che hanno pagato coloro che hanno partecipato all’asta. Altro che asta sociale! Sociale si, ma per loro! 😀
LATO PARTECIPANTI ALL’ASTA
Nell’esempio che stiamo facendo siamo in 10 a partecipare all’asta.
Da ciò deriva che 8.000(puntate)/10(persone)=800 puntate in media per ogni persona. Poiché abbiamo ipotizzato che CMP=25 cents, ogni puntata costa 25 cents e quindi 800(puntate)*25(cents)=20.000 cents = 200 euro!!! Cioè ogni partecipante ha speso 200 euro di puntate, ma solo uno si aggiudicherà l’iPhone. Tutti gli altri 9 ci hanno rimesso 200 euro e… non hanno niente in mano!
Ricapitolando: uno dei partecipanti si aggiudicherà l’iPhone pagandolo 80 euro (prezzo dell’asta) + 200 euro (di puntate) cioè 280 euro, mentre tutti gli altri avranno speso 200 euro… a vuoto! 😀
Ovviamente se fossimo in 100 a partecipare all’asta, il costo medio delle puntate per singolo partecipante sarebbe un decimo di prima, cioè appena 20 euro, ma… le probabilità del singolo partecipante di aggiudicarsi l’asta sarebbero anch’esse un decimo di quelle di prima. Quindi cambia ben poco.
Un’ultima considerazione su questo esempio: il tempo!
Abbiamo visto che sono state necessarie 8.000 puntate per aggiudicarsi un iPhone a 80 euro. Ma le puntate vengono fatte quasi sempre quando il conto alla rovescia sta per scadere e fare una puntata significa far ripartire da capo il conto alla rovescia. Per le aste degli iPhone il conto alla rovescia parte da 25 secondi. Ipotizzando (molto ottimisticamente) che venga effettuata una puntata ogni 12 secondi, il calcolo del tempo necessario per aggiudicarsi l’asta dell’iPhone è presto fatto: 8.000(puntate)*12(secondi)=96.000 secondi, ossia circa 27 ore!!! 😀
BidRobot, il robot software che ci aiuta a spendere i nostri soldi
Poiché, come abbiamo appena visto, l’asta potrebbe durare un bel po’ di tempo, oppure potrebbe accadere che proprio mentre stiamo partecipando ad un’asta… ci prenda un mostruoso attacco di dissenteria… quelli di swoggi (gentilissimi!) hanno pensato di creare un software che si occupa di eseguire le puntate al posto nostro in nostra assenza!!!
Cioè?
Cioè hanno scritto un software (denominato BidRobot) che possiamo istruire indicandogli:
- Il numero di offerte che Il BidRobot piazzerà per noi
- Il prezzo massimo che il BidRobot non deve superare
E come fa il BidRobot a sapere quando è il momento di presentare un’offerta superiore?
Se per una stessa asta abbiamo programmato un solo BidRobot, l’offerta viene eseguita in modo aleatorio automaticamente entro gli ultimi 10 secondi dell’asta. Il prezzo del prodotto aumenterà di 0,01€ e 15 secondi supplementari si aggiungeranno al conto alla rovescia.
Ora… scusate se parlo un momento di me, ma… ho 2 lauree in Informatica ed Editoria (Lauree di Stato, Stato italiano!)… e scrivo codice web da oramai 20 anni… una domanda me la pongo e vi costringo (perdonatemi) ad auto-porvela:
chi impedisce ai programmatori di swoggi di creare n utenze fittizie e di programmare n BidRobot affinché eseguano puntate random fino a quando il prezzo dell’articolo non raggiunge un “minimo sostenibile dall’azienda”?
Intanto prendo una posizione tecnica NON opinabile e, quindi, NON contestabile: scientificamente NESSUNO può controllare che ciò non avvenga. Pertanto ci dobbiamo basare esclusivamente… sulla “buona fede” dei… commercianti.
Ma per favore!
Buona asta a tutti!
Ciao Alessandro, ho trovato finalmente il tempo per leggere l’articolo.
Sei uno spettacolo della natura.
A differenza probabilmente degli altri che ti hanno scritto sul blog per ringraziarti e per farti i complimenti per quello che hai scritto, io conosco bene il tuo valore e le tue capacità e posso addirittura vantare la tua amicizia.
La prima cosa che farò è cambiare subito il messaggio personale che ho sul mio account skype: da “La potenza è nulla senza Aranzulla” a “La vita non è bella se non leggi il blog Alessandro Stella”.
Sei il numero 1!!!
😀 😀 😀
“La vita non è bella se non leggi il blog Alessandro Stella” è qualcosa di fantastico! 😀
Che la forza sia con noi! 😉
Non vi iscrivete! Se non dopo aver letto – quanti lo fanno? – i vari articoli del contratto. Se ci ripensate, capendo il meccanismo, e non facendo il mio errore di essere stato frettoloso, riavere i soldi pur chiudendo il conto è impresa che ancora sto tentando. A parte che non restituiscono più di 15 euro (gli altri servono per sostenere le altre aste in corso: e non ho capito in che modo non avendoli usati) improvvisamente diventa tutto difficile; il servizio cliente non risponde, ma cancella subito la vostra email, che così viene considerata spam; provo con email di paypal e ricevo fotocopia risposta di 20 giorni prima. Giudicate e decidete voi…
Mi dispiace di questa tua pessima esperienza, Paolo… 🙁
Speriamo possa servire a terzi. Ma purtroppo il mio è un piccolo, piccolissimo blog… chi mai lo leggerà se non dopo aver già fatto danni? 🙁
Grazie per aver condiviso il tuo sapere con tutti noi. Sei stato molto chiaro ed ho capito come funziona questo meccanismo di aste al centesimo. Sono stato tentato più volte do provare ad iscrivermi ma qualcosa mi diceva che era troppo bello per essere vero. Ora capisco cos’era quel qualcosa
Nella mia vita ho sempre cercato e trovato qualcuno che mi aiutasse a capire e a crescere. Senza la condivisione del sapere altrui… non sarei niente, anzi non sarei neanche sopravvissuto.
Ora, a quanto pare, è il mio turno… 😉
Complimenti Alessandro,
il tuo è stato ed è un servizio sociale importantissimo, spendere del tempo personale per accrescere la cultura delle persone al fine di aiutarle a combattere i sempre più numerosi furbi che pensano solo al farsi le budella d’oro a danno di altri con meccanismi subdoli e non attaccatili legalmente, è encomiabile.
Grazie per il tuo articolo chiarissimo e con un grande valenza didattica.
Franco… lei ha compreso esattamente la ragion d’essere delle mie parole.
La ringrazio per questa sua testimonianza… 🙂
Grazie Alessandro, articolo molto chiaro e ben dettagliato.
Analisi lucida e precisa. Solo u Grazie.
Vincenzo
Buon giorno Alessandro.
Per fortuna c’è ancora chi crede che, condividere le proprie conoscenze ed esperienze, sia un valore aggiunto da porre a disposizione degli altri. Sono arrivato a SWOGGI per caso, e sinceramente non mi convinceva neanche un pochino….. troppo semplice. Leggere il tuo approfondimento (scritto in modo chiaro e trasparente) è stato quindi di grande aiuto.
Grazie.
Grazie, Roberto.
Noi impariamo tutto dagli altri: la lingua, le regole, il senso civico. Se nessuno ci insegnasse niente… se nessuno condividesse niente… niente è ciò che sapremmo 😉
Ciao Alessandro
ti ringrazio per il prezioso contributo che hai dato con la tua perfetta e puntigliosa analisi del sistema “Swoggi”, il quale non appare, o forse, non e’ illegale, ma approfitta e tende a sfruttare le incompetenze della grande massa nell’ambito delle aste on-Line di specie con artifici. Ho fatto appena in tempo ad informarmi prima di iscrivermi e dare inizio a questa fregatura. Vale sempre la regola “… nessuno regala nulla, specie chi fa commercio…”.
Grazie
Piero P.
Ciao Piero,
come dici tu stesso, non credo sia una “fregatura”, ma le probabilità di vittoria potrebbero essere comparabili a quelle del 6 al SuperEnalotto… Solo che qui gli investimenti sono rapidi, rapidissimi!
In bocca al lupo.
A me un sito che prima mi dice: iscriviti e dammi i tuoi dati personali e poi ti spiego come funziona…….. puzza di truffa!!
Ciao Mirko,
in verità per leggere come funziona dovrebbe essere sufficiente cliccare sul pulsante “Supporto”, in alto a destra, senza bisogno di registrarsi…
Ciao,
articolo esaustivo e lineare in una parola: illuminante!
Grazie
Ciao Marco,
illuminante… beh, per forza! Uno che fa di cognome “Stella” cosa può fare altro se non… illuminare? 😀
Grazie Alessandro, ho letto e compreso benissimo il meccanismo di questo tipo di asta ,a mè sconosciuto ti ringrazio ancora una volta perché capire certi meccanismi serve ad ampliare la conoscenza delle pseudo- truffe. Grazie, grazie e buona giornata
Ciao Giuseppe,
inizio a pensare di essere bravo nello spiegare le cose… 😀
grazie alessandro,
non mi convinceva per niente il meccanismo ma non avevo tempo per approfondire( non è detto che l’avrei capito);
il tuo articolo è molto chiaro ed esaustivo.
grazie.
Ciao Giuseppe,
purtroppo crescendo mi sono accorto che viviamo in un’epoca in cui la motivazione principale delle azioni umane di una certa parte del mondo è: fare soldi.
Sembra che a nessuno importi più pensare al fatto che “facendo soldi” in un certo modo si danneggiano altre, molte altre persone, esseri umani. Poiché non condivido questo modus operandi e poiché sono titolato per parlare di informatica, quando vengo a conoscenza di certe situazioni “al limite” mi spendo per lasciare sul web qualcosa di scritto, che sia ragionato, non un’opinione personale, in modo che chi ha la voglia e la forza di cercare… possa trovare.
In fondo ritengo che informasi prima di agire sia una forma di cura e di rispetto nei confronti di se stessi.
Recensione più che perfetta.
Hai proprio ragione, con tutte le truffe in internet è meglio spendere un po’ di tempo in ricerca prima di rimetterci non pochi soldi.
Prima di credere ai soldi e acquisti facili è meglio controllare se sia vero grazie a gente come te ( competente ) che dedica del proprio tempo a far capire in modo chiaro e semplice come non farci coinvolgere in queste truffe.
Continua così.
Grazie Andrea.
Felice di essere utile a chi ha voglia di informarsi… 🙂
Io mi sono iscritto prima di leggere l’articolo, ma non ho acquistato nulla, nessun pacchetto crediti intendo dire, ho voluto prima seguire un po’ l’asta per capirne l’andamento. Mi sembrava infatti improbabile che non ci fosse il trucchetto. Stavo quasi per decidermi a partecipare quando, cercando informazioni, ho letto l’articolo. Ringrazio pubblicamente Alessandro per la chiara comunicazione… e per avermi fatto risparmiare qualche soldino. Ho infatti chiuso subito il “conto”, e spero che swoggi non accampi motivazioni varie per pretendere qualcosa solo per aver fatto l’iscrizione. Non avendo luoghi web, diffonderò ai miei conoscenti il meccanismo. Aggiungo: noi abbiamo i “furbetti del quartierino, del cartellino ecc…”, ma anche loro…!!!!
Dario, grazie per aver apprezzato l’articolo e il tempo speso per scriverlo.
Informarsi prima di spendere è una buona cosa. Può davvero aiutare… 😉
Ma grazie a te. Seguirò spesso il tuo blog. L’ho messo fra i preferiti.
Purtroppo solo ora ho letto questo articolo. Mi sono iscritto al sito e ho speso 48 euro senza aver partecipato ad alcuna asta. Posso richiedere il rimborso di quello che ho speso? Grazie per averci chiarito la truffa. Michele
Buonasera Michele.
Mi dispiace per la tua brutta esperienza 🙁
Temo che la risposta alla tua domanda sia negativa. Una volta che ci si iscrive si accetta il regolamento che di fatto non mi pare preveda alcun rimborso in alcun caso.
Prendila così: hai speso 48 euro per imparare che prima di fare un acquisto online è opportuno informarsi molto attentamente 😉 Sono sicuro non ti capiterà mai più 🙂
Grande, mi stavo iscrivendo al sito, e letto il tuo articolo non l’ho fatto.
Conviene andare al Casinò forse c’è piú possibilità di vincere spendendo meno.
Danilo
Ciao Danilo.
L’obiettivo di questo articolo è quello di informare.
Se ritieni che le informazioni che ti ho fornito ti sono servite, allora questo articolo ha assolto al suo scopo 😉